Il Corte SupremaSono i cinque conservatori ha governato giovedì che i tribunali federali non hanno alcun ruolo da svolgere nell’abbattere le mappe congressuali politicamente truccate che negano pari rappresentanze ai cittadini di un dato stato. L'opinione della maggioranza della corte, in risposta a due cause legali che contestavano mappe gerrymandered nel Maryland e nella Carolina del Nord, ha effettivamente puntato, affermando che non esiste uno standard per decidere in questi casi. La decisione è un duro colpo per i gruppi per i diritti di voto che speravano che l’Alta Corte intervenisse e creasse un precedente sulla questione del diritto di voto. gerrymandering.
Nel suo dissenso, il giudice Elena Kagan, uno dei quattro liberali della corte, ha criticato i cinque giudici conservatori. Li ha accusati di aver abdicato ai loro doveri con una decisione “tragicamente sbagliata” che avrebbe conseguenze disastrose per la democrazia americana. Ecco sei delle battute più violente del dissenso di Kagan:
Ecco sei delle battute più violente del dissenso di Kagan:
- “L’abdicazione della maggioranza arriva proprio quando i tribunali di tutto il paese, compresi quelli sottostanti, si sono coalizzati attorno a standard giudiziari gestibili per risolvere le accuse di gerrymandering partigiano”.
- “Forse la maggioranza sbaglia in questi casi perché presta così poca attenzione ai danni costituzionali alla base. Dopo aver diligentemente esposto i fatti di ogni caso, la maggioranza li lascia per sempre indietro, immergendosi invece in tutto ciò che potrebbe concepibilmente andare storto se i tribunali venissero coinvolti.
- «L'idea della maggioranza sembra invece essere che se avremo convissuto così a lungo con i gerrymander partigiani, sopravviveremo. Questo compiacimento non ha alcuna causa. Sì, il gerrymanderismo partigiano risale ai primi giorni della Repubblica. (Così come la rumorosa opposizione ad esso.) Ma i big data e la tecnologia moderna – proprio del tipo utilizzato dai cartografi della Carolina del Nord e del Maryland – rendono il gerrymandering di oggi completamente diverso dal rozzo disegno di linee del passato.
- “Per la prima volta nella storia di questa nazione, la maggioranza dichiara di non poter fare nulla riguardo ad una violazione costituzionale riconosciuta perché ha cercato in alto e in basso e non è riuscita a trovare uno standard legale praticabile da applicare”.
- “[I]n alzando le mani, la maggioranza si perde qualcosa sotto il naso: quello che dice che non si può fare, è stato fatto. Negli ultimi anni, i tribunali federali di tutto il paese – comprese, ma non esclusivamente, le decisioni riportate di seguito – hanno ampiamente confluito su uno standard per giudicare le accuse di gerrymandering partigiano (abbattendo nel processo sia i piani di distrettualizzazione democratici che quelli repubblicani).”
- “Di tutte le volte in cui si è rinunciato al dovere della Corte di dichiarare la legge, questa non è stata quella giusta. Le pratiche contestate in questi casi mettono in pericolo il nostro sistema di governo. Parte del ruolo della Corte in questo sistema è quello di difenderne le fondamenta. Niente è più importante delle elezioni libere ed eque. Con rispetto ma profonda tristezza, dissento”.
Potete leggere l'opinione della maggioranza e il dissenso di Kagan qui.
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