Fonte: Notizie sulla Liberazione
Il 27 febbraio più di 50 manifestanti si sono riuniti a Richland, Washington per chiedere che il Pres. Joe Biden chiude i campi di concentramento dell'ICE, libera i bambini detenuti e abolisce l'ICE.
Il raduno “No Kids in Cages” è stato ospitato da due organizzazioni locali, Luchadores por Cambio e Community & Labour Against Fascism of Eastern Oregon and Washington. I membri della CLAF includono Luchadores por Cambio, Pendleton Community Action Coalition, Heal the Land Collective, il Partito per il Socialismo e la Liberazione, nonché singoli membri della comunità.
Questa manifestazione arriva in risposta alle continue deportazioni dell'ICE sotto l'amministrazione Biden, nonostante la promessa di Biden di fermare le deportazioni per i suoi primi 100 giorni in carica. Infatti, non solo le deportazioni sono continuate, ma al 16 febbraio sono state deportate dagli Stati Uniti più di 26mila persone.
Le strutture utilizzate per ingabbiare i bambini che erano state chiuse sotto l'amministrazione Trump verranno riaperte sotto l'amministrazione Biden. (New York Post)
“Nel 2019, circa 500,000 immigrati erano trattenuti nei centri di detenzione, di cui 69,550 bambini. Dal 2017 sono stati aperti 40 nuovi centri. Sotto la presidenza di Biden le cose hanno continuato a peggiorare, non a migliorare”, si legge in un post-evento La pagina Facebook del CLAF.
Oltre a tutti gli altri abusi, nel 2020 l’ICE ha minacciato di utilizzare il Covid-19 come arma biologica contro i richiedenti asilo in Louisiana, (L'intercettazione) esponevano regolarmente persone detenute in California a prodotti chimici detergenti altamente tossici e praticavano isterectomie forzate in Georgia.
Con questi precedenti, la moratoria di 100 giorni sulle deportazioni voluta da Biden non è sufficiente. Gli organizzatori dell'evento ha dichiarato: “Luchadores por Cambio – Tri-Cities, CLAF e i loro affiliati chiedono #NOKIDSINCAGES. Chiediamo la chiusura dei centri di detenzione al confine. Fermare tutte le incursioni, le deportazioni, le detenzioni e le separazioni legate all'immigrazione. #ABOLISCIO”
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