Gli ultimi anni hanno messo in luce la vacuità dell’ideologia del libero mercato – probabilmente una teologia – e dell’intervento degli Stati Uniti. A loro volta gli elettori americani hanno messo in scena alcuni drammatici dietrofront: da George W. Bush a Barack Obama (o la nostra versione idealizzata di lui prima che continuasse e addirittura raddoppiasse – la sorveglianza – alcune delle politiche di Bush); da Scott Brown a Elizabeth Warren; e Mike Bloomberg a Bill de Blasio. Ma nessuno di questi può reggere il confronto con la serie di Papi culminata nell'ossificato Benedetto XVI di Francesco, che non tardò molto a rivelarsi un paladino dei diseredati (e parlo da ex cattolico a cui nessun amore era perso in chiesa).
Ma quando lui (e, presumibilmente, il suo staff) pubblicò la sua lettera enciclica papale Laudato Si': Sulla cura della nostra casa comune, ha superato tutte le aspettative, anche per un ambientalista e autore all'avanguardia Bill McKibben. Nel recente New York Review of Books, lui scrive:
La Laudato Si' non delude. In effetti realizza tutte le cose che l’ampia copertura giornalistica ha evidenziato: insistere sul fatto che il cambiamento climatico è colpa dell’uomo; chiedere una rapida conversione delle nostre economie dal carbone, petrolio e gas alle energie rinnovabili; e ricordarci che le prime vittime della crisi ambientale sono i poveri.
… Le parole di Francesco cadono come una roccia in questo stagno, non un sassolino; aiutano molto a consolidare lo slancio attuale verso una sorta di accordo alla conferenza globale sul clima che si terrà a Parigi a dicembre. In effetti, ha affermato che tutte le persone di buona coscienza devono fare come ha fatto lui e dare alla questione la priorità che richiede. Il potere della celebrità è il potere di stabilire l'agenda e il suo tempismo è stato impeccabile. Solo per questi motivi, Laudato Si ' rappresenta uno dei documenti più influenti degli ultimi tempi.
Ma McKibben si sta appena scaldando nelle sue lodi per Francis e la sua lettera.
È quindi straordinario leggere l’intero documento e rendersi conto che è anche molto più importante di quello. In realtà, è completamente diverso da quello che i media potrebbero far credere. Invece di un contributo ristretto e mirato al dibattito sul clima, si rivela niente di meno che una critica ampia, radicale e altamente persuasiva del modo in cui abitiamo questo pianeta: una critica ecologica, sì, ma anche una critica morale, sociale, economica. e commento spirituale.
Così il papa ha dato al movimento ambientalista – per non parlare del rinnovamento del capitalismo – la sua benedizione e una delle voci più influenti del movimento ambientalista, Bill McKibben, ha dato la sua benedizione al papa.
ZNetwork è finanziato esclusivamente attraverso la generosità dei suoi lettori.
Donazioni