Note personali:
i miei genitori hanno deciso di godersi la pensione a Panama andando ad ingrossare le già folte fila di italo-panamensi(ni?)
Io non mi fido più della "magica palla 8".
Tovuti znetitaly comincia DAVVERO ad ingranare.
Devo cambiare cellulare.
O forse devo liberarmene.
Non ho tempo ma voglio portare alla gloria www.jumptheshark.it (che ancora non esiste).
Qualcosa di politico o di sociale?
No, a questo giro no.
O forse…
Wajua il contratto ?
Quando per la prima volta mi capitò di vederne lo spot non riuscì a crederci.
Vi incollo una descrizione del format –presa da internet– che dimostra quanto le persone siano diverse:
"Un talent show dedicato al mondo del lavoro. Parte il 22 febbraio su La7 il primo programma di social entertainment dedicato al mondo del lavoro. Un format originale che, attraverso 12 puntate, esplora in modo nuovo e concreto il tema del lavoro, valorizzando il talento e il merito dei protagonisti. Tre candidati, i migliori emersi da una selezione effettuata dalle aziende partners, dovranno confrontarsi per dimostrare chi possiede il profilo professionale idoneo per sottoscrivere un contratto a tempo indeterminato, assegnato di volta in volta da un'azienda diversa.
TELECAMERE E FORMAZIONE. I candidati saranno seguiti dalle telecamere mentre sostengono un percorso di formazione, costruito dalle aziende secondo le modalità usuali per il profilo richiesto. Affiancati da coaches motivazionali, esperti in psicologia del lavoro, i tre protagonisti affronteranno diverse prove fino ad arrivare al colloquio finale, che si terrà in studio."
Eccone un'altra:
"Il titolo è chiaro “Il Contratto per gente di talento”, niente di piu’ vero, perchè in tutti i campi, in tutti i lavori, se il talento ce l’hai lo devi dimostrare e sara’ valutato. E lo stesso funziona con la trasmissione “Il Contratto” de La 7, dedicato ai giovani che cercano lavoro in onda ogni martesi’ in prima serata.
Realizzato da Verve Media Company e presentato e condotto da Sabrina Nobile, alla trasmissione partecipano 3 candidati in grado di contendesi una posizione lavorativa offerta da un’azienda.
Dopo uno stage di cinque giorni, ed un colloquio finale, scatta l’assunzione per uno dei tre giovani, assunzione valutata per meriti anche sotto diversi punti di vista in quanto non mancano giudizi di esperti tra cui anche psicologi. Il contratto viene firmato dal vincitore durante la trasmissione.
Si tratta di un’idea vincente, perchè in un momento cosi’ particolare per l’occupazione giovanile nel nostro Paese, viene data l’opportunita’ ai giovani di dimostrare le loro capacita’, non solo bravura, cultura, ma anche leadership, carattere, dinamicita’, capacita’ di lavorare in team, spirito di sacrificio e di non porsi limiti, e viene data anche al pubblico, specialmente ai ragazzi, la capacita’ di capire, oltre che imparare quello che le aziende al giorno d’oggi chiedono. Consigliato a tutti."
Mentre leggo queste recensioni penso a due libri di Stephen King alias Richard Bachman:
"la lunga marcia"ni"l'uomo in fuga".
La trama del primo, per quanto ricordo avendolo letto quando ero molto giovane -e non andrò a verificare-, narra di una corsa.
Questa competizione non ha limiti temporali e si marcia fino a che non si è troppo stanchi.
Partecipano 100 persone.
Chi vince può chiedere qualunque cosa.
QUALUNQUE COSA.
E la nazione tutta osserva, trepidante, dalle proprie case attraverso i televisori.
Chi perde o chi si ritira perché troppo stanco viene ucciso.
Hatua.
Dal secondo libro è stato tratto un action-movie dal titolo "running man-l'implacabile"
In una società non troppo lontana nel futuro i carcerati possono trovare redenzione ma soprattutto libertà affrontando -ripresi dalle telecamere- un percorso saturo di killer spietati e trappole mortali.
Se arrivano alla fine libertà e gioia.
Se non arrivano alla fine il problema è risolto perché vuol dire che sono morti.
Mi viene in mente anche la pellicola "live-ascolti record al primo colpo"
La sinossi ni yafuatayo:
"La produttrice televisiva Katy Courbet, ossessionata dagli indici di ascolto e dalla competizione con gli altri network sul terreno dei reality show, ha ideato un format destinato a diventare l'esperimento televisivo più sensazionale di tutti i tempi. "Live!" è infatti il titolo del programma in cui i concorrenti, pistola in mano, dovranno sfidarsi alla roulette russa per aggiudicarsi il ricco montepremi. Prima di riuscire a mandare il suo show in onda Katy dovrà però lottare con determinazione per difendere il suo format, forzare le leggi e le interpretazioni della Costituzione, persuadere gli inserzionisti pubblicitari e vincere le resistenze dei dirigenti del network. Ma all'avvio della diretta, i cinici propositi della giovane saranno messi in discussione da un inaspettato fuori programma."
Torniamo al contratto.
Grazie a questo "talent-show" (??????) potremo trovarci 12, ben 12, disoccupati in meno.
E potremo, come recita la seconda recensione, "imparare quello che le aziende al giorno d’oggi chiedono."
A parte che lo abbiamo capito benissimo cosa chiedono….
Perché "Si tratta di un’idea vincente, perchè in un momento cosi’ particolare per l’occupazione giovanile nel nostro Paese, viene data l’opportunita’ ai giovani di dimostrare le loro capacita’, non solo bravura, cultura, ma anche leadership, carattere, dinamicita’, capacita’ di lavorare in team, spirito di sacrificio e di non porsi limiti"
Mi piace molto anche cosa toccherà in sorte ai due "sconfitti".
"La Job Academy" di HRC dove verrano "accompagnati"...
A volte anche le parole, involontariamente, squarciano il velo.
Il format, vantiamocene, è tutto italiano.
L'idea è di Marchionne.
OK, non è di Marchionne.
Almeno non penso, ma volevo verificare la vostra attenzione.
(infatti l'idea è della CISL)
(ok, non è della CISL, è della UIL)
(ok..la smetto)
Il lato sarcastico di tutto questo lo potete leggere su spinosa.
Ma devo davvero dire cosa penso de "il contratto"?
Devo dire che lo considero un programma degradante?
Che lo ritengo vergognoso e che mi sembra semplicemente una spettacolarizzazione della precarizzazione?
Che, avanti di questo passo, potremmo gettare un pezzo di carne in una stanza, infilarci tre affamati e dir loro di sbranarsi per mangiarlo?
Evidentemente, ripensando alle precedenti recensioni, la risposta è si, credo che vada detto.
P.S. la consolazione?
Il programma non è stato un semplice "flop".
E' stato un "janga".
Strano: non capisco come mai una vasta massa di disoccupati o a "perenne rischio occupazione" non si sia messa davanti alla tv.
Forse erano a cercare lavoro.
Forse non volevano godersi l'evoluzione dell'intrattenimento televisivo sulla pelle dei lavoratori.
O forse, semplicemente, avevano ancora dignità.
ZNetwork inafadhiliwa tu kupitia ukarimu wa wasomaji wake.
kuchangia