Echefula
sono arabo
carta di identita nọmba 50.000
bambini otto
un altro nascerà l'estate prossima.
Gịnị bụ?
Echefula
sono arabo
taglio pietre alla cava
spacco pietre kwa na miei figli
kwa pane, i vestiti, na akwụkwọ ọgụgụ
solo kwa loro
non verrò mai a mendicare alla tua porta.
Gịnị bụ?
Echefula
sono arabo
mi chiamo arabo non ho altro nome
sto femo nduru ogni altra cosa
trema di rabbia
ho meso radici qui
prima ancora degli ulivi e dei cedri
discendo da quelli che spingevano l'aratro
mio padre era povero contadino
senza terra né titoli
la mia casa una capanna di sterco.
Ị nwere invidia?
Echefula
sono arabo
capelli neri
occhi scuri
segni particolari
ama ama atavica
nke m nwere
olio na origano
mgbe enwere
ma ho imparato a cucinarmi
anche i serpenti del deserto
i nwere indirizzo
villaggio na-abụghị segnato sulla mappa
con strade senza nome, senza luce
ma gli uomini della cava amano il comunismo.
Echefula
sono arabo e komunista
Ị dị fastidio?
Hai rubato le mie vigne
e la terra che avevo da dissodare
non hai lasciato nulla per i miei figli
soltanto na sassi
e ho sentito che il tuo governor
esproprierà anche i sassi
ebbene allora prendi nota che prima di tutto
na-abụghị odio nessuno e nepture rubo
ma quando mi affamano
mangio la carne del mio oppressore
attento alla mia ama ama,
attento alla mia rabbia.